Recanati: musei ed eventi
Moltissime le attrazioni e le suggestioni che puoi incontrare nella tua visita a Recanati.
Come i musei in centro storico. Quali? Vediamolo insieme.
Musei civici a Recanati
La Torre del Borgo fa parte di un percorso museale diffuso che coinvolge anche il museo dedicato al grande tenore recanatese Beniamino Gigli.
Lungo Via Calcagni incontriamo il Teatro Persiani, uno dei più bei teatri storici delle Marche. Nella “Sala dei Trenta”, è ospitato il Museo Beniamino Gigli dedicato all’omonimo tenore, uno dei più grandi tenori di tutti i tempi. Eh sì, non tutti lo sanno, ma Recanati ha dato i natali anche ad una delle voci d’opera più importanti del ‘900. A Broadway, ad esempio, c’è la stella col suo nome sulla Walk of Fame e a NY il sindaco Giuliani ha istituito il Gigli Day l’8 ottobre!
All’interno potrete vedere la ricostruzione del camerino del cantante, i suoi abiti di scena, spartiti musicali, onorificenze, foto e oggetti che testimoniano la sua indiscutibile fama. Inoltre, se siete veri appassionati, potrete accomodarvi su sedie da cinema e assistere alla proiezione dei film su Gigli!
Recanati: la Torre del Borgo
Qualche passo più avanti la Torre del Borgo dalla cui sommità si può osservare uno dei panorami più affascinanti delle Marche. Un panorama a 360° che va dal Conero ai Monti Sibillini
All’interno della Torre è ospitato il Murec, museo che racconta la storia di Recanati dalle origini fino al Novecento. Alta 36 metri e coronata da merlature ghibelline, la Torre del Borgo fu costruita nel XII secolo come simbolo della fusione in un unico Comune degli antichi castelli di Monte Morello, Monte Volpino e Monte Muzio . La torre svetta sulla Piazza Leopardi, una delle più belle piazze delle Marche.
Dal 15 Maggio si possono visitare questi due musei con un biglietto d’ingresso unico.
Le proposte culturali e le mostre a Recanati
LAND TREEPROJECT
(Omaggio a Joseph Beuys)
Installazione di Massimiliano Orlandoni
A cura di Nikla Cingolani
17 giugno-26 settembre 2021
Nella Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità parte il progetto triennale di installazioni d’arte contemporanea presso la Torre del Borgo, a cura di Nikla Cingolani; acquistando un frammento dell’opera “Land tree project”, dell’artista Massimiliano Orlandoni, il visitatore potrà contribuire all’intervento di riqualificazione ambientale e paesaggistica di Via Matteotti, nei pressi del Museo di Villa Colloredo Mels.
Ha preso il via il 17 giugno il nuovo progetto LIVEllo2, spazio nella Torre Civica di Recanati dedicato all’arte contemporanea, e frutto di una sinergia tra Comune di Recanati, Sistema Museo e la curatrice Nikla Cingolani; a inaugurare la prima di una lunga serie di installazioni site-specific sarà l’artista Massimiliano Orlandoni, con l’opera Land Tree Project, composta da frammenti in ceramica sparsi sul pavimento a ricreare un paesaggio arido e dimenticato sul quale spicca una piastrella rotonda, cifra stilistica dell’artista, usata come TAG per portare all’attenzione del pubblico i temi importanti che riguardano la Natura.
L’opera chiama lo spettatore a riflettere e interrogarsi sulle ragioni delle grandi alterazioni ambientali e nasce per creare una interazione con lo spettatore.
L’uomo ha ormai consumato tutte le risorse e continuamente assorbito dal suo desiderio di soddisfare bisogni sempre in crescita.
Ogni volta che una persona interviene nell’opera portando via un frammento, l’opera stessa si evolve cambiando costantemente forma; al pubblico si chiede di prelevare il pezzo di argilla non a caso ma intorno al perimetro in modo da lasciare, ad intervalli, i segni di “addentature”, per evidenziare l’atto del mordere.
L’artista invita il visitatore a distruggere la rappresentazione diventando parte attiva dell’opera.
Ogni frammento di ceramica avrà il costo di 10 euro. Il ricavato andrà a incrementare l’intervento di riqualificazione ambientale e paesaggistica di Via Matteotti, a Recanati nei pressi del Museo di Villa Colloredo Mels, con la piantumazione di nuovi alberi e l’apposizione di una targa commemorativa a ricordo dell’operazione.
La scelta proposta dall’artista conduce a riflettere sia sull’importante valenza storica del materiale, “guida fossile” nel tempo e nello spazio di antiche civiltà, sia sulla funzione simbolica nell’evocare un evento “guida” nella storia dell’arte contemporanea come l’opera “7000 Oaks” di Joseph Beuys, realizzata a Kassel per Documenta 7 e inaugurata con un programma di piantumazione di querce, parte di una missione globale per attuare il cambiamento ambientale e sociale tanto auspicato dall’artista “sciamano”. Il progetto di Orlandoni da un lato vuole essere un omaggio al Maestro tedesco nel centenario della nascita, dall’altro è il superamento dell’indifferenza e aridità delle condizioni umane, sia personali che sociali, verso una situazione di leggerezza e armonia universale, attraverso una pratica di sensibilizzazione sul degrado del suolo il cui massimo stadio è la desertificazione.
MASSIMILIANO ORLANDONI (Castelfidardo 1967)
La sua ricerca artistica inizia negli anni novanta con la fotografia e con la stesura di lavori in forma di racconti, intrisi di neorealismo e con un uso maniacale della camera oscura: lavori che hanno avuto la loro pubblicazione sia in libri che riviste autorevoli, e che sono stati esposti in mostre tenute in paesi quali Spagna, Austria, Slovacchia, Francia, Giappone. Nel 2000 inizia una profonda trasformazione con l’interazione materica sulla stessa trama fotografica, dopo il culmine del nero assistiamo al graduale dominio del bianco. Sono gli anni nei quali ha modo di esporre i suoi lavori in luoghi prestigiosi quali il Palazzo Querini Dubois a Venezia, il Palazzo della Triennale a Milano, il Museo d’Arte Contemporanea di Zilina in Slovacchia. Nel frattempo si perpetua in lui l’esigenza sempre più forte della terza dimensione, l’arricchimento in senso scultoreo del suo poliedrico e creativo mondo. Arrivano così le prime committenze pubbliche e private per la realizzazione di progetti site-specific per rotatorie, piazze e giardini dove colloca installazioni dalla forte identità e sculture dalla singolare cifra stilistica. Negli ultimi anni, il suo progetto Geotag segna un ritorno alle origini con la fotografia pura, progetto inserito anche nella rivista Interni di Mondadori, e nelle scenografie per il monologo Cassandra e per i racconti Anime Perse di Umberto Piersanti. Da sottolineare, poi, l’uscita del documentario Tracce, un racconto intimo basato su testi da lui scritti nel corso degli anni. Infine, nel 2019, una sua opera viene selezionata dalla Casa d’Aste Blindarte di Milano e su commissione della Lega del Filo d’Oro realizza una nuova scultura dal titolo Genesi.
Musei di Villa Colloredo Mels
Dalla Cattedrale, scendendo verso Via Rampa del Duomo, incontriamo Villa Colloredo.
Se volessimo seguire un itinerario artistico delle cose da vedere a Recanati, dovremmo iniziare proprio da qui. Villa Colloredo Mels è una maestosa e imponente villa nobiliare la cui parte più antica è di origine medievale, lo scalone è cinquecentesco mentre pitture settecentesche arricchiscono soffitti e volte. Prende il nome dalla famiglia friulana di proprietari terrieri, i Colloredo Mels, che ne entrano in possesso alla metà del ‘700. Dal 1998 è la sede del Museo Civico che si sviluppa su tre piani.
Al suo interno custodisce opere e oggetti che ricostruiscono la storia di Recanati dal XIII al XX secolo. Un viaggio che parte dalla preistoria, attraversa il medioevo, il rinascimento, fino a giungere al novecento. Tanti i nomi degli artisti che hanno contribuito a ricostruire questo viaggio: Ludovico Da Siena, Vincenzo Pagani, Pietro di Domenico di Montepulciano.
E tra le opere sicuramente da ammirare è il capolavoro di Lorenzo Lotto con la sua “Annunciazione”. Una vergine nel singolare atteggiamento di spalle all’Angelo, considerato un capolavoro del rinascimento italiano.
Al piano nobile si trovano una sezione dedicata a Giacomo Leopardi e la Pinacoteca, a sua volta composta dalle sezioni medievali e rinascimentali.
La sezione leopardiana è ricca di libri, documenti, cimeli, opere d’arte che appartengono alla collezione del Comune di Recanati. Grazie alla donazione effettuata dall’editore Felice Le Monnier nel 1881, la Pinacoteca conserva i materiali preparatori all’edizione delle Opere complete di Leopardi avviata nel 1845 da Antonio Ranieri e anche la maschera funeraria di Leopardi. Sono esposti inoltre il Saggio sopra gli errori popolari degli antichi, una prova di stampa dello Zibaldone, precedente alla prova che verrà ripubblicata su spinta di Carducci e ritratti di alcuni componenti della famiglia Leopardi: Monaldo, Giacomo, Pierfrancesco, Carlo, Paolina e Adelaide Antici. Questi ritratti sono stati donati al Comune di Recanati da Teresa Teja, vedova di Carlo Leopardi, nel 1898, e realizzati dal pittore anconetano Giovanni Gallucci intorno al 1860. Sono presenti inoltre numerose lettere di Leopardi, fra queste una molto commovente indirizzata al padre.
La sezione storica espone reperti che percorrono l’origine del territorio in epoca picena e romana, la piantina di Helvia Recina, antica colonia romana dalla quale sembra derivare il nome della città (Recinetum, Recanatum, Recanati), e la Bolla Aurea dell’imperatore Federico II di Svevia, concessa alla città al fine di costruire un porto esente da dazi, Porto Recanati, che ha permesso lo sviluppo commerciale della città. Sono presenti, inoltre, le monete della zecca recanatese concessa da Bonifacio IX nel 1393, gli Statuti della città, del 1405, richiesti da varie città e dagli stessi Priori di Firenze che hanno proclamato Recanati “Justissima Civitas”, e gli abiti dei Priori in seta e filo d’oro del XVI secolo.
La sezione moderna, infine, è dedicata all’artista Rodolfo Ceccaroni (1891 – 1983), il quale ha lasciato alla città di Recanati una preziosa collezione di ceramiche che raccontano scene di vita quotidiana, mestieri, paesaggi per lo più marchigiani, persone di paese e festività religiose del suo tempo.
EVENTI ESTATE 2021
Un ricco cartellone di eventi e di manifestazioni nel suggestivo palcoscenico delle sue piazze e dei suoi cortili storici.
ART FESTIVAL
Aprirà gli eventi dell’estate il Recanati Art Festival, promosso dall’Associazione Whats Art, in programma il 9-10-11 luglio, precedute da altri eventi: sabato 19 giugno dalle ore 18.30, Whats Art proporrà “Rigenerazione urbana”. La serata sancirà l’adesione del Comune di Recanati alla Festa della Musica e vedrà l’inaugurazione di tre dei sei spazi individuati dalle “Linee guida per l’espletamento delle arti di strada nel territorio comunale”, deliberate dall’amministrazione comunale.
Un programma, quello del Recanati Art Festival ricco di spettacoli con diverse performance artistiche, di teatro, musica, circo contemporaneo, clownerie, equilibrismo, laboratori per bambini, tra cui gli spettatori possono scegliere.
Un lungo “palcoscenico artistico” da Via Roma a Via Falleroni, intervallato da mostre, installazioni, street food e l’immancabile mercato di artigianato artistico, quest’anno dislocato tra Corso Persiani e Via Falleroni. Un appuntamento che in tanti aspettano per ritrovarsi e quest’anno ancora di più, visti i sacrifici e le tante rinunce fatti.
LUNARIA
ll 15 luglio, Francesco Bianconi aprirà la rassegna Lunaria sull’orto del Colle dell’Infinito con un doppio appuntamento nella stessa sera. ll frontman dei Baustelle sarà accompagnato da un ensemble di sei musicisti e presenterà dal vivo le canzoni del suo primo progetto solista “Forever”. Le altre date del cartellone di Lunaria:
Il 22 luglio si riverseranno in piazza Leopardi l’energia e l’originalità de La Rappresentante di Lista. L’ultimo festival di Sanremo ha consacrato davanti a milioni di Italiani la bravura e la vitalità della band fondata da Dario Mangiaracina e da Veronica Lucchesi, che si configura come un vero e proprio collettivo artistico, difficile da etichettare per la trasversalità con cui ama esprimersi in musica e rappresentarsi in scena.
Il 29 luglio, ancora in piazza Leopardi, sarà infine la volta di Alice, in Alice canta Battiato. La recente scomparsa di Franco Battiato rende, se possibile, ancor più toccante l’elegante e sentito omaggio che Alice dedica al compositore e autore con il quale, fin dalla vittoria del festival di Sanremo con Per Elisa (1983), è sempre rimasta in contatto e sintonia, tanto da costituire con lui un vero sodalizio artistico e umano. Alice proporrà le canzoni del lungo viaggio musicale di Battiato in versione acustica, nei bellissimi arrangiamenti e rielaborazioni del Maestro Carlo Guaitoli, già stretto collaboratore per tanti anni di Battiato in veste di pianista e direttore d’orchestra.
GIGLI OPERA FESTIVAL GOF
Altro grande appuntamento è per il 4 agosto in piazza Giacomo Leopardi con l’apertura della XII edizione del Gigli Opera Festival diretta da Riccardo Serenelli e dedicata ai “100 anni di Tenori” con il Gran Galà “Gigli e i 4 tenori del XX secolo” con quattro tenori e la voce narrante di Luca Violini che tra le arie d’Opera racconterà aneddoti e i successi mondiali dei grandi tenori del XX° secolo. Nel corso della giornata verrà consegnato il Premio Gigli Opera Festival.
Il Gigli Opera Festival prosegue l’11 agosto in Piazza Giacomo Leopardi con “Cantango”: il celebre tenore Fabio Armiliato presenterà un omaggio musicale per i 100 anni di Caruso e Piazzolla. “La Traviata” concluderà gli appuntamenti del GOF il 18 agosto in Piazza Giacomo Leopardi, a cento anni dal debutto di Beniamino Gigli nella Traviata al Metropolitan di New York. Tra gli eventi collaterali sono in programma laboratori didattici e letture animate per i bambini e la mostra “Un cammino lungo un secolo” dal grammofono al web.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria – Teatro Persiani: 071- 7579445