Cosa vedere nelle Marche? I 10 posti più belli da visitare
I più bei luoghi da visitare nelle Marche
La Regione Marche è stata la prima regione in Italia a ricevere l’attenzione della nota guida turistica del Lonely Planet che l’ha inserita come uno dei territori che meritano di essere visitati.
La nostra regione, con i suoi centri storici e le sue bellezze naturalistiche, ha tutto quello che serve per attirare turisti da ogni parte del mondo. Vediamo insieme perché e soprattutto scopriamo la top 10 dei posti più belli delle Marche.
Cosa vedere nelle Marche?
Il territorio delle Marche si presenta del tutto particolare, stretto come è tra i monti e il mare. Per questo è capace di regalare scorci bellissimi, paesaggi mozzafiato e luoghi storici.
Tra le perle della regione ci sono sicuramente i borghi dove è possibile fare un tuffo nel passato, alla scoperta di luoghi fermi ad un’altra dimensione, scandita dai ritmi lenti della natura.
I più bei borghi marchigiani
Tra i borghi più belli d’Italia non possiamo non citare:
Cingoli, Corinaldo, Macerata Feltria, Frontino, Mondavio, Mondolfo, Montecassiano, Montecosaro, Montefabbri, Monte Grimano Terme, Elcito (il Tibet delle Marche), Visso, Montefiore dell’Aso, Montelupone, Moresco, Morro d’Alba, Offida, Offagna, Pergola, San Severino Marche, Grottammare, Sassoferrato, Servigliano, Cagli, Arcevia, Camerino, Cupramontana (capitale del Verdicchio), Smerillo (il tetto delle Marche), e Treia.
L’arte, i monti ed il mare nelle Marche
Le Marche hanno vissuto una nuova giovinezza nell’estate appena passata, complici anche le celebrazioni del 500° anniversario della morte di Raffaello Sanzio a Urbino, città riconosciuta Patrimonio Universale UNESCO.
Ma le Marche sono un territorio estremamente variegato: si passa dai paesaggi montani dei Sibillini, alle città d’arte come Pesaro, Ancona o Ascoli Piceno, fino ai gioielli della Costa Adriatica con la Riviera del Conero, i suoi borghi e le sue spiagge.
La Top 10 delle Marche
Ecco una selezione con la TOP 10 delle esperienze da non perdere se volete avere una panoramica piuttosto ampia della nostra Regione. Iniziamo!
1 Ancona e la Riviera del Conero
Iniziamo la nostra guida sulle 10 esperienze da vedere o vivere nelle Marche con la città di Ancona, capoluogo di Regione, che si erge su un promontorio protetto dal Monte Conero, che si tuffa nel blu cristallino del Mare Adriatico.
Ecco il salotto buono della città, con Piazza del Plebiscito, poi sul porto la suggestiva Mole Vanvitelliana, una struttura difensiva pentagonale che funzionò anche da Lazzaretto. Da menzionare anche l’arco di Traiano (I secolo d.C.) e le spiagge come quella centrale del Passetto con i suoi grandi scogli bianchi, tra cui la Seggiola del Papa e lo scoglio del Quadrato.
Dietro la città si estende poi la famosa Riviera del Conero, un’area protetta dal Parco Naturale Regionale omonimo, con le spiagge più belle delle Marche (tra questa la spiaggia delle Due Sorelle, quelle di Numana e di Sirolo, e altre qui ) e borghi deliziosi come Sirolo e Numana nei quali poter passeggiare immersi in splendidi paesaggi.
2 Monte Conero e il parco naturale
Noto anche come Parco Regionale del Conero, si tratta di un’area naturale protetta delle Marche, nata nel 1987 e che si estende sul promontorio del Conero.
Amata dagli escursionisti e dagli appassionati di trekking, è anche molto gettonata da chi vuole semplicemente fare un pic-nic in mezzo alle bellezze della flora e della fauna locale con la possibilità di godere di panorami mozzafiato.
Nel Parco del Conero potrete ammirare piante tipiche della macchia mediterranea: la ginestra, il corbezzolo, il leccio, il ginepro rosso, il lentisco e il citiso. Sulla falesia e sul monte, invece, troverete i tagliamani, il cavolo selvatico, l’alaterno e la canna del reno.
Non mancano poi il ginepro coccolone e il terebinto. Qui è anche stata reintrodotta una pianta considerata estinta, la barba di Giove.
Se alla flora preferite la fauna, armatevi di pazienza e potrete vedere qualche tasso, volpe, riccio, faina, donnola, puzzola e moscardino. Non mancano i caprioli, gli scoiattoli e l’istrice. Fate attenzione: qui ci sono anche i cinghiali e talvolta è stata segnalata la presenza di lupi.
Moltissimi i sentieri e le escursioni da poter fare come l’itinerario della Traversata del Monte Conero: dal Poggio si arriva a Fonte d’Olio per ammirare il mare Adriatico, la baia di Portonovo, gli scogli delle Due Sorelle e il Passo del Lupo. Oppure l’itinerario 2, sentiero delle Due Sorelle: uno degli itinerari più scenografici che porta alla Spiaggia delle Due Sorelle attraverso il Passo del Lupo.
3 Gola del Furlo e Marmitte dei Giganti
Nel nord della regione per scoprire la natura più incontaminata, quella dei paesaggi meravigliosi creati dallo scorrere dell’acqua di due grandi fiumi. La Gola del Furlo è infatti un bellissimo canyon creato dall’erosione del Candigliano ed è ora percorsa dall’antica Via Flaminia.
Potete salire sul Monte Pietralata per fare trekking e ammirare la gola dall’alto della terrazza panoramica chiamata “Testa del Duce”.
A pochi chilometri dalle gole ci sono poi le Marmitte dei Giganti, nome dato al piccolo canyon che si vede affacciandosi dal ponte di Diocleziano (o ponte dei Saltelli) subito fuori il paese di Fossombrone.
Si tratta di cavità cilindriche che ricordano grossi pentoloni, dove, secondo la leggenda, i giganti cucinavano zuppe. Le Marmitte dei Giganti sono inserite nella forra di San Lazzaro, stretta e profonda gola, risultato dell’opera erosiva del fiume Metauro.
Il fascino di questa forra è legato alle alte pareti verticali che in alcuni punti arrivano a toccare i 30 metri di altezza.
Da non perdere nei dintorni anche il Monastero di Fonte Avellana situato alle pendici boscose del monte Catria (1701 m.) a 700 metri sul livello del mare. Luogo intriso di spiritualità, tra arte e storia. Una tradizione costante e molto antica vuole che anche il Sommo Poeta Dante Alighieri sia stato ospite di questo monastero che cantò nella Divina Commedia.
4 Urbino
Pochi chilometri a nord del Furlo si incontra Urbino, forse la città più suggestiva nelle Marche. Battezzata da Machiavelli la “città ideale” (per il famoso dipinto de “La Città Ideale” di Leon Battista Alberti e Luciano Laurana conservato nel Palazzo Ducale), Urbino è capolavoro del Rinascimento Italiano, Patrimonio UNESCO.
Urbino ha dato i natali a Raffaello e il 2020 è stato nominato l’Anno di Raffaello per celebrare il 500° anniversario della sua morte con mostre ed esposizioni in tutta Italia.
Tra i luoghi da visitare il palazzo Ducale, uno tra i più alti esempi di architettura del Rinascimento italiano. “Palazzo a forma di città” che fu la reggia Federico da Montefeltro (1422-1482), celebre capitano di ventura tra i più potenti signori dell’epoca rinascimentale.
All’interno potete visitare la magnifica galleria Nazionale delle Marche, con opere tra le più importanti del Rinascimento, tra cui alcuni capolavori di Raffaello, Piero della Francesca, Federico Barocci, Paolo Uccello e Tiziano.
Da vedere anche l’Oratorio di San Giovanni, la Rampa Elicoidale, l’Ateneo Carlo Bo e la Fortezza o Rocca Albornoz
5 Grotte di Frasassi e Tempio del Valadier
Scoperte nel 1971 nel sottosuolo di Genga, le Grotte di Frasassi sono uno dei complessi sotterranei più affascinanti del mondo. Camminando tra stalattiti e stalagmiti lungo il percorso della visita (che copre solo una minima parte dei 30 chilometri di estensione delle grotte) potrete vedere l’Abisso Ancona.
Una cavità gigantesca, lunga 180 metri e alta 200, che potrebbe contenere al suo interno addirittura il Duomo di Milano!
Tutto qui è spettacolare. Il laghetto cristallizzato a seguito della saturazione di un bacino d’acqua ad opera del carbonato di calcio; il Niagara, una colata bianchissima di calcite allo stato puro; il Castello della Fatina con le sue guglie e i suoi pinnacoli; le stalagmiti millenarie dei Giganti, alte fino a venti metri e larghe fino a cinque.
E poi il Grand Canyon, le cui cavità sono allagate dalle acque del fiume Sentino, che corre esternamente alle grotte di Frasassi.
Partendo, a piedi, dal parcheggio delle grotte potrete visitare inoltre un altro luogo magico e iconico delle Marche: il Tempio del Valadier.
Incastonato in una cavità della montagna, si tratta di una chiesa neoclassica dedicata alla Vergine Maria che sorge nel cuore del Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.Il tempio è stato fatto costruire da Papa Leone XII su disegno del famoso architetto Giuseppe Valadier.
6 Lago di Fiastra e Lame Rosse
Ci spostiamo ora più a sud per esplorare le meraviglie del Parco Nazionale dei Monti Sibillini iniziando da uno dei suoi luoghi più incredibili: le Lame Rosse.
Un favoloso canyon rosso fuoco che si apre senza avviso nel mezzo di una foresta di querce. Per raggiungere queste meravigliose formazioni rocciose dovrete percorrere un sentiero di 7 km (ma con soli 200 metri di dislivello, quindi adatto a tutti) che parte dalla diga sul Lago di Fiastra.
Il lago di Fiastra è un luogo ideale per rigenerarsi: le sue rive infatti sono attrezzate con lettini, ombrelloni e una serie di bar e ristoranti pronti ad offrirvi le loro specialità.
Il lago inoltre è luogo ideale per lo sport. Vi è la possibilità di praticare la vela, il canottaggio ed affittare pedalò per godere della meraviglia paesaggistica che il lago offre.
A pochi chilometri dal lago c’è poi Sarnano, inserito di recente tra i Borghi più Belli d’Italia e bandiera arancione del Touring Club Italiano. Questo paese bellissimo si trova proprio nel cuore di Sibillini, circondato dai picchi più settentrionali della catena.
7 Ascoli Piceno
La “città bianca” di Ascoli Piceno, nel sud delle Marche. Il suo centro storico è costruito quasi interamente in travertino (una roccia calcarea bianca tipica della zona) e ruota intorno alla magnifica Piazza del Popolo. Chiamata il “salotto bianco d’Italia”, questa piazza in stile rinascimentale è letteralmente incorniciata da un loggiato con 59 archi e
palazzetti rinascimentali con portici e merlature.
La piazza assunse la configurazione architettonica attuale nei primi anni del XVI secolo e vi si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo (all’interno la Sala degli Stemmi, un vero e proprio gioiello), la Chiesa di San Francesco, diversi palazzi rinascimentali e le logge. Inoltre la cattedrale di Ascoli Piceno, dedicata a Sant’Emidio, il patrono della città con affreschi di Cesare Mariani eseguiti alla fine dell’Ottocento e che decorano la cupola.
Ascoli Piceno è anche famosa per le sue prelibatezze, prima tra tutte le olive fritte ripiene di carne (chiamate ascolane appunto). Ma non solo.
Da visitare anche il Caffè Meletti inserito tra i 150 caffè storici d’Italia; uno di quei luoghi dove è passata la storia. In perfetto stile Liberty, il Caffè Meletti ospitò importanti umanisti come Beniamino Gigli, Ernst Hemingway, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir. Il poeta Trilussa raccontò pure di “quante favole e sonetti
m’ha ispirato la Meletti”.
Qui è possibile degustare il caffè corretto con aggiunta dell’Anisetta Meletti, liquore tipico di queste zone.
8 Recanati e Castelfidardo
Un posto da non perdere nelle Marche è Recanati, celebrata da Giacomo Leopardi. Nella cittadina di Recanati, in provincia di Macerata, nacque uno dei più grandi poeti italiani che ne lodò le bellezze in tante delle sue poesie più famose.
Recanati è una “città balcone” per l’ampio panorama che vi si scorge e non si può che iniziare la sua visita dal Colle dell’Infinito, poco distante da Palazzo Leopardi, la casa natale del poeta, oggi museo. Accanto c’è il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura.
Altri luoghi leopardiani da non perdere sono la Piazzetta del Sabato del Villaggio, la Torre del Passero Solitario e Villa Colloredo, sede della Pinacoteca comunale, dove ammirare tra gli altri, il capolavoro di Lorenzo Lotto, l’ “Annunciazione”: una vergine nel singolare atteggiamento di spalle all’Angelo, considerato un capolavoro del Rinascimento italiano.
Moltissime le attrazioni e le suggestioni che puoi incontrare nella tua visita a Recanati, se vuoi saperne di più: https://visitalemarche.it/recanati-musei-ed-eventi/
Nei dintorni vale la pena visitare anche Castelfidardo, considerata la capitale della fisarmonica. Oggi nel palazzo comunale è possibile ammirare il Museo dedicato alla Fisarmonica. Custoditi in suggestivi ambienti seicenteschi conserva oltre 350 esemplari di fisarmoniche.
A proposito di fisarmoniche in Piazza della Repubblica potrai scoprire la fisarmonica più grande del mondo, realizzata dal maestro artigiano Giancarlo Francenella ad entrare nel guinness dei primati nel 2003.
9 Il santuario di Loreto: culla della spiritualità marchigiana
Un tappa fondamentale è Loreto, in provincia di Ancona, con la sua basilica fortezza della Santa Casa di Nazareth che custodisce appunto la piccola costruzione in mattoni, trasportata fin qui dalla terra Santa, dove, secondo la tradizione, nacque e visse Maria.
Progettata dal Bramante, la Santa Casa è meta ogni anno di migliaia di pellegrini da tutto il mondo. L’edificio è caratterizzato dagli originali camminamenti di ronda e dai torrioni, sui quali si può salire per ammirare il panorama circostante, dal mare verde delle colline a quello azzurro dell’Adriatico.
All’interno della santa casa è anche conservata la statua della “Madonna Nera” (di volto scuro come si usava nelle icone più antiche), protettrice degli aviatori e al centro della devozione mariana.
All’ingresso della basilica il maestoso monumento a Papa Sisto V e il campanile Vanvitelliano che si fonde perfettamente col palazzo Apostolico che si trova a lato della basilica, e in cui è conservato il Museo del Tesoro.
Inoltre la volta della Sagrestia di San Marco con i bellissimi affreschi di Melozzo da Forlì, quella di San Giovanni con gli affreschi di Luca Signorelli, la sala del Tesoro con le Scene della vita della Vergine alternate a sei Profeti e altrettante Sibille realizzate da Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio tra il 1605 e il 1609.
10 Gradara
Per la nostra guida ai 10 posti ed esperienze da non perdere nelle Marche ci spostiamo ora nella parte più settentrionale della regione, quasi al confine con la Romagna, per parlarvi di Gradara, uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia.
La Rocca di Gradara, oltre che per la sua bellezza, è famosa anche per aver ospitato personaggi illustri come Lucrezia Borgia e Francesca di Rimini, protagonista insieme a Paolo, della famosa storia d’amore narrata da Dante nella Divina Commedia. “Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor
non m’abbandona“… vi dice qualcosa?
Da non perdere i camminamenti di ronda lungo le mura da cui potrete godere di una vista a 360° sulle colline circostanti fino al mare.
Se vuoi fare un viaggio nel Medioevo non puoi perderti il Museo Storico di Gradara con all’interno una collezione unica di oggetti antichi e documenti storici attraverso i quali potrai rivivere la storia della città e non solo.
Una spiaggia da non perdere nelle vicinanze? Quella di Fiorenzuola di Focara, pochi km da Gabicce Mare, famosa per i “cogoli”, particolari sassi modellati dal mare.